Nelle dune del deserto
affondo le mani
e trattengo nel pugno
granelli di sabbia
in una stretta tenace
Mi par di trattenere la vita
e le sue bellezze
nella clessidra
per dare riposo
all'anima arsa
qual foglia seccata
Non c'è vita nel deserto
che somigli a quella
delle città
Lo dicono gli azzurri stellati
Lo dicono i petali appuntiti
di questa rosa pietrificata
lo dice quel filo d'erba
che ondeggia
nella dolce malinconia del crepuscolo
sapendo
che non resisterà fino all'alba.
Parole incrociate nelle viuzze
tra i vendesi delle case
trascinano passi
sull’asfalto imbrattato
da una pioggia indecisa.
*
Spatolate scure di vita
con disincanto
catturano nella tela
cavalli domati
rassegnati alla resa
e sagome umane
Impedite alla stretta.
*
Sullo sfondo dei manifesti
dipinti vissuti
rare pennellate di rosa
ma la vista improvvisa del Mare
fuori dai cortili e dai vicoli
sorprende
regala una pausa
ancora
un attimo di gioia
Piego la vela all'albero
mi abbandono alla corrente
schivo barriere coralline
mi aggrappo all’onda
e mi trastullo
in cima alla sua cresta
Scivolo giù e poi risalgo
Nel mio dorso squame
negli occhi l’orizzonte
nell'anima salsedine
Nella milonga
il cuore batte al ritmo
del tango e al gesto
della mano che conduce
al centro della pista dove
chiusi in coinvolgenti abbracci
in cerchio s'inseguono
dame e cavalieri
con sensuali adorni
e quasi in volo.
*
E se il corpo segue
i passi ad occhi chiusi
l'anima libra in alto
tra le stelle.