Nel tempo degli dei
che si dissero falsi e bugiardi
andavano le donne
la notte prima degli imenei
a sparger voti e lacrime
al Santuario della Luna
per chiedere alla Dea madre
di celare allo sposo il dolo
di aver già amato l'Amore.
*
E quella si rivolgeva a loro
sempre propizia
mal tolerante delle nuove
per lei nefaste leggi
che imponendo velo
e castità all'Amore
davano all'uomo potere
e forza sulla donna
*
Ma questo accadeva nel tempo
degli dei falsi e bugiardi!
Ora non vanno più le donne
al Santuario della Luna
ma tu Amore lo stesso
sei giunto a noi mendico e scalzo
hai freddo e fame
imprigionati i piedi
e strisci in quel fango
che su di te riversa
chi in nome tuo
la mano muove
per profanar la donna.
Ninì
giovedì 24 novembre 2011
sabato 19 novembre 2011
Amici Invisibili
In un celebre brano del De Amicitia Cicerone afferma che la vita senza amicizia è come l’universo senza sole e polemizza con gli epicurei in quanto affermavano che l’amicizia si ricerca in vista di protezione e appoggi e non certo per un sentimento di affetto e stima.. Aristotele ,per citare il più autorevole, distingue tre forme di amicizia fondate rispettivamente sul piacere ,sull’utile e sulle virtù. L’amicizia sarebbe una scelta deliberata di “vivere insieme” per la realizzazione di un bene comune di utilità generale .Senza spingermi ancora oltre mi chiedo su cosa si fondi l’amicizia in tempi di facebook ed inoltre se può essa essere “chiesta”. Quale piacere, quale utile o quale desiderio o bisogno si soddisfano nel diventare “amici” invisibili in fb se “diversamente attenti” agli interessi degli altri e ai link che vengono proposti. Se è vero che l’amicizia nasce da affinità elettive cosa mai lega ognuno di noi ai tanti amici che compaiono nei nostri profili…La verità, per me si capisce, è che ognuno naviga da solo e c’è chi persegue l’utile, il suo, e si serve di fb per pubblicizzare la sua attività (commerciale o artistica che sia), c’è chi tenta di perseguire un utile collettivo con denunce e “incazzature”ben sapendo che saranno ignorati dai più. Molti altri perseguono virtù, i saggi, quelli che hanno scoperto la verità sull’amore e sulla vita e postano frasi celebri(spero per loro che veramente credano nelle cose che affermano). Ci sono poi gli spettatori del Grande fratello, quelli che vanno a curiosare nelle bacheche degli altri senza esporsi più di tanto, e gli indiscreti, quelli che ti taggono e segnalano i luoghi in cui ti trovi senza che tu lo sappia. Infine ci sono quelli che pur corrisposti non ti corrispondono ed è già tanto se segnano un “mi piace”al tuo intervento nelle loro bacheche.Da quale bisogno dunque nasce questa amicizia se non dal bisogno di avere visibilità? E poco importa se per raggiungere questo scopo si invadano le bacheche con un numero indicibile di link musicali e frasi da baci perugina. Vogliamo essere taggati e ci tagghiamo, vogliamo fare sapere dove ci troviamo( come se importasse ai più) vogliamo fare conoscere i nostri gusti e i nostri pensieri. Ognuno di noi vorrebbe, in un modo o nell’altro, fare sapere che esiste, vogliamo quei 15 minuti di celebrità sui quali hanno discusso gli studenti nella prova di Maturità e può anche essere che con un colpo di fortuna qualcuno si accorga di te. Un bisogno di esistere e farti notare, ecco allora le nostre poesie, le nostre fotografie e i nostri lavori artistici e le nostre premiazioni e i nostri blog. Vogliamo che ci sia detto che siamo bravi, almeno dagli amici, quelli a cui stiamo facendo dono dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. Basterebbe un “mi piace” ma spesso neanche quello. Bisogno di visibilità dicevo e anche bisogno di non sentirsi soli quantunque soli si resta nell’universo del web.
giovedì 17 novembre 2011
Morto un nemico se ne fa un altro
Certo, vederli tutti in fila fanno paura: tecnocrati ,giudici,avvocati, banchieri,economisti,professori . Sono alieni, materializzati all’improvviso e demonizzati con la stessa celerità. Sono venuti fuori dalle Università e dai C.N.R.,dalla Finanza e dalle Banche,dalla Magistratura e dagli Azzeccagarbugli, dalle Ambasciate e dagli Ammiragliati. Non è gente comune, ha detto in modo dispregiativo il leghista Calderoli e non è gente comune perchè non fa rutti, pernacchie e ditini, non racconta barzellette né fa allusioni al membro duro per mostrare le competenze, non è gente comune perché è istruita e LAVORA e non è come quella gente disoccupata ed ignorante che ha fatto della politica una professione a suo uso e consumo. Tolto un nemico ora se ne deve fare un altro e per dimostrarlo scoveremo scheletri nell’ armadio e ne troveremo di certo, anche perché fu Gesù a dire: “ Chi non ha peccato scagli la prima pietra”.Dobbiamo cacciarli via questi alieni, questi lupi, lonze e leoni che ci hanno tolto la sovranità e sono saliti al l Colle per farci ripiombare nella Selva Oscura. Non li abbiamo votati, è vero, il popolo sovrano non voterà mai gente di quella specie aliena. Dovranno mettere in atto svariate riforme con una certa urgenza , riforme stabilite ed imposte dall’U.E. Faranno una “ macelleria sociale”, forse ma c’è modo e modo di scannare e dividere i pezzi. Questi sapranno certamente dove mettere le mani e, visto che le mani si devono comunque mettere, solo un arsenale umano di quel calibro potrà tentare di salvare il salvabile.Mi duole pagare un debito che hanno fatto gli speculatori, mi fa rabbia constatare che il capitale non è stato investito per la crescita del paese e che , come qualcuno ha detto,non è stato costruito neanche un canile, che ancora prima che sorgesse il Ponte di Messina fossero state create coperative per la sua manutenzione,che è stata sacrificata una generazione di giovani,e tante altre cose ancora ma se fin qui ho condiviso un desiderio comune,la dimissione del governo Berlusconi, ora vorrei condividere il sogno di vedere il mio Paese risorgere dalle sue ceneri , dovesse la salvezza venire da questi extraterresti visto che i terrestri hanno fallito .
martedì 18 ottobre 2011
Nella tela del ragno
E scriverò ancora
per districare i pensieri
prigionieri
dei "forse"
dei "se "
dei "perché"
Zampettano sfilacciandosi
Sottilissimi fili
s'incollano e si legano
Batuffoli di ovatta
del ragno
abitatore della tela
Ninì
per districare i pensieri
prigionieri
dei "forse"
dei "se "
dei "perché"
Zampettano sfilacciandosi
Sottilissimi fili
s'incollano e si legano
Batuffoli di ovatta
del ragno
abitatore della tela
Ninì
venerdì 7 ottobre 2011
giovedì 22 settembre 2011
Quando verrai da me
Quando verrai da me
accarezzami nel sonno
senza farti riconoscere
posati nel tempio
leggera come neve
e trascinami
qual foglia autunnale
nel viale misterioso
Ninì
accarezzami nel sonno
senza farti riconoscere
posati nel tempio
leggera come neve
e trascinami
qual foglia autunnale
nel viale misterioso
Ninì
martedì 7 giugno 2011
Conchiglie
Nei pensieri
sazi
di banalità,
finzioni
bugie
s’infrangono vane parole umane
Nella riva asciutta
rimangono
quali conchiglie
strappate alla vita.
Ascoltale attento!
Tra le alghe,
nella sabbia bagnata,
potresti versare
lacrime di gioia.
Ninì
Ninì
venerdì 3 giugno 2011
La Rosa del deserto
Nelle dune del deserto
affondo le mani
e trattengo nel pugno
granelli di sabbia
in una stretta tenace
affondo le mani
e trattengo nel pugno
granelli di sabbia
in una stretta tenace
Mi par di trattenere la vita
e le sue bellezze
nella clessidra
per dare riposo
all'anima arsa
qual foglia seccata
e le sue bellezze
nella clessidra
per dare riposo
all'anima arsa
qual foglia seccata
Non c'è vita nel deserto
che somigli a quella
delle città
che somigli a quella
delle città
Lo dicono gli azzurri stellati
Lo dicono i petali appuntiti
di questa rosa pietrificata
lo dice quel filo d'erba
che ondeggia
nella dolce malinconia del crepuscolo
sapendo
che non resisterà fino all'alba.
Lo dicono i petali appuntiti
di questa rosa pietrificata
lo dice quel filo d'erba
che ondeggia
nella dolce malinconia del crepuscolo
sapendo
che non resisterà fino all'alba.
Ninì
giovedì 2 giugno 2011
Passeggiata in Ortigia
Parole incrociate nelle viuzze
tra i vendesi delle case
trascinano passi
sull’asfalto imbrattato
da una pioggia indecisa.
*
Spatolate scure di vita
con disincanto
catturano nella tela
cavalli domati
rassegnati alla resa
e sagome umane
Impedite alla stretta.
*
Sullo sfondo dei manifesti
dipinti vissuti
rare pennellate di rosa
ma la vista improvvisa del Mare
fuori dai cortili e dai vicoli
sorprende
regala una pausa
ancora
un attimo di gioia
tra i vendesi delle case
trascinano passi
sull’asfalto imbrattato
da una pioggia indecisa.
*
Spatolate scure di vita
con disincanto
catturano nella tela
cavalli domati
rassegnati alla resa
e sagome umane
Impedite alla stretta.
*
Sullo sfondo dei manifesti
dipinti vissuti
rare pennellate di rosa
ma la vista improvvisa del Mare
fuori dai cortili e dai vicoli
sorprende
regala una pausa
ancora
un attimo di gioia
Ninì
Non mollo
Piego la vela all'albero
mi abbandono alla corrente
schivo barriere coralline
mi aggrappo all’onda
e mi trastullo
in cima alla sua cresta
Scivolo giù e poi risalgo
Nel mio dorso squame
negli occhi l’orizzonte
nell'anima salsedine
mi abbandono alla corrente
schivo barriere coralline
mi aggrappo all’onda
e mi trastullo
in cima alla sua cresta
Scivolo giù e poi risalgo
Nel mio dorso squame
negli occhi l’orizzonte
nell'anima salsedine
Non mollo
Quanta fatica
per procurarsi un bene
Ninì
mercoledì 1 giugno 2011
Lumie di Sicilia
Nella campagna
assolata e secca
il canto delle cicale
rompe pomeridiani silenzi
mentre l'afa spegne
la vitalità nell'ozio
Nella penombra delle stanze
anche i pensieri mettono le ali
e volano
dove non si sa
Ma quando si posano sotto i portici
dei casolari antichi
spaziano nell'orizzonte
e si annidano nelle gialle Lumie
L'anima s'impregna del loro
'agrodolce odore
nell'apnea del suo respiro
spezza i confini
dello spazio e del tempo
e si ricongiunge al battito
dell'infinito Universo.
Ninì
Passione
Nella milonga
il cuore batte al ritmo
del tango e al gesto
della mano che conduce
al centro della pista dove
chiusi in coinvolgenti abbracci
in cerchio s'inseguono
dame e cavalieri
con sensuali adorni
e quasi in volo.
*
E se il corpo segue
i passi ad occhi chiusi
l'anima libra in alto
tra le stelle.
Ninì
Nella milonga
il cuore batte al ritmo
del tango e al gesto
della mano che conduce
al centro della pista dove
chiusi in coinvolgenti abbracci
in cerchio s'inseguono
dame e cavalieri
con sensuali adorni
e quasi in volo.
*
E se il corpo segue
i passi ad occhi chiusi
l'anima libra in alto
tra le stelle.
Ninì
La Tela Umana
Vorresti cambiare i colori
dell''animo umano
come se fosse una tela
t'improvvisi pittore
e lo imbratti
Aggiungi pittura a pittura
Ridisegni e confondi
i contorni
Ripassi colori
strato su strato
Anneghi la luce
Cambi e nascondi lo sfondo
Non vedi maldestro pittore ?
La tela ne soffre
Non vedi?
Il colore si crepa
E' asciutto
Si sgretola
Attento
L'animo umano
protesta
Non è una semplice
tela incrostata
Grida vendetta
prima o poi
brucerà
tra le tue mani
maldestre
pittore inesperto
Ninì
martedì 31 maggio 2011
Il frutto proibito
Prendi a morsi la Vita.
Mastica a bocca chiusa
a denti stretti
quel pane quotidiano
che il Padre Nostro
ci concede.
Ingoia
sia pure a gola asciutta
la nera e dura crosta.
Bagnala
se credi
con le lacrime dell'amaro calice
da cui ci è dato bere
Spingi giù con forza
quel pomo che tu oggi dici amaro
.
Memore sarai della dolcezza
del frutto proibito alla tentata mano
quando alla bocca vuota
si presenterà con scheletrito torso
Ninì
domenica 29 maggio 2011
Pietre in tasca
Metti le pietre in tasca
dicevi sollevandomi
e chiudendomi tra le braccia
quando piangevo
se venti opposti
infurianti nella marina
impedivano ai miei passi
di seguire i tuoi
Ed io di pietre in tasca
ne ho messe tante
Padre
ma se ho protetto il corpo
dai venti avversi della vita
ho posto pesi all’anima
recidendo le sue ali
Voglio svuotarmi oggi
e riconsegno al mare
i sassi
Annegherò
con mille vortici
le paure del passato
Ninì
dicevi sollevandomi
e chiudendomi tra le braccia
quando piangevo
se venti opposti
infurianti nella marina
impedivano ai miei passi
di seguire i tuoi
Ed io di pietre in tasca
ne ho messe tante
Padre
ma se ho protetto il corpo
dai venti avversi della vita
ho posto pesi all’anima
recidendo le sue ali
Voglio svuotarmi oggi
e riconsegno al mare
i sassi
Annegherò
con mille vortici
le paure del passato
Ninì
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